Mitili e Mater-Bi, il connubio che riduce l’inquinamento

Mater-Bi e Mitili

ll marine-litter, letteralmente i rifiuti dispersi in mare, rappresenta una delle più importanti sfide che l’umanità si trova a fronteggiare in questo momento storico.

Nello specifico si stima che il 39% di esso derivi da attività marittime come pesca e acquacoltura, in particolare nell’allevamento di mitili.

In risposta a questa emergenza negli ultimi anni si è inserito in molte realtà di acquacoltura l’utilizzo di Mater-Bi come concreto strumento di lotta alla diffusione del marine-litter. La conferma è arrivata recentemente: lo studio condotto dai ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn, in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche nel Piccolo Mare di Taranto, ha infatti dimostrato che laddove sono state utilizzate calze per l’allevamento di mitili in Mater-Bi, i risultati sono molto incoraggianti.

Anzitutto non sono stati rilevati picchi aggiuntivi nello spettro delle plastiche (PP e Mater-Bi).  Inoltre dai test effettuati su terreni selettivi per la ricerca di microrganismi patogeni vi è assenza di batteri potenzialmente pericolosi per l’uomo. Infine, se paragonati a quelli allevati nelle reste in polipropilene, i mitili innestati nelle reste in Mater-Bi registrano una crescita più veloce con un conseguente vantaggio economico per i mitilicoltori stessi.

“Questo progetto sperimentale – spiega la dott.ssa Teresa Romeo, Direttrice della sede Sicilia della Stazione Zoologica Anton Dohrnrappresenta un modello di innovazione che vede insieme ricerca, innovazione e imprese produttrici che operano al fine di garantire un’attività sostenibile nell’ottica di un’economia circolare, e che può fungere da studio pilota per fornire anche misure di gestione a supporto del settore della mitilicoltura da poter esportare su scala nazionale”.

Un’affermazione che non può non trovare il sostegno di Novamont, produttore di Mater-Bi: questo studio rappresenta infatti l’ennesima conferma alla versatilità della bioplastiche biodegradabili e compostabili come Mater-Bi, strumento fondamentale per la diffusione di un modello di bioeconomia circolare.

Per saperne di più, guarda il video pubblicato da “Il Sole 24 Ore” cliccando qui.